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Il numero medio di buovi infetti per settimana continua a diminuire, ma sempre meno. In parte si può comprendere che, riducendosi la popolazione totale degli infetti, si possa ridurre anche la loro riduzione.

Merita quindi studiare il tasso di variazione relativa di questa variabile rispetto al totale dei positivi a fine settimana.

Il tasso di variazione negli ultimi giorni è un po’ meno negativo, ma di poco.

Per adesso non c’è chiara evidenza di una ripartenza dell’epidemia. Ci sono segnali da osservare con cura.

Possiamo guardare a quanti positivi sono stati identificati e quanti di questi sono morti.

Finora sono risultate positive 221.216 persone, di queste 30.911 sono decedute: il 13,97%

La mortalità da inizio aprile ha continuato a crescere, ma molto meno di prima.

Il mio più grande desiderio è avere torto. Spero tanto di sbagliarmi. Spero tanto che una rondine non faccia primavera…. ma avevamo detto che bisognava aspettare 7 giorni dalla fine del blocco per vederne gli effetti sul numero degli infetti. Eccoli: oggi 1402 nuovi infetti. Per la prima volta dal 22 aprile è salito il numero medio di nuovi infetti nella settimana. E’ successo solo il 22 aprile, probabilmente quando vennero aggiunti dati delle case di riposo. Per trovare un altro incremento in questo numero bisogna andare al 26 marzo, al picco dell’epidemia. Quando avevamo gli ospedali intasati.

Qualcuno dirà che troviamo tanti nuovi infetti perché si fanno tanti tamponi (67003, non abbastanza). Questa ipotesi sarebbe accettabile se la percentuale di tamponi infetti fosse restata costante o fosse diminuita. No, è aumentata anche se non di molto.

Diamoci ancora qualche giorno per vedere se davvero c’è una tendenza. Se per quattro giorni di fila osserveremo una crescita, sarà facile e doloroso trarre le conseguenze: l’epidemia è riparttita. La fase 2 è fallita.

Il mio più grande desiderio è avere torto.

La cura Monti ha avuto tanti difetti, ma ha avuto un pregio: ha portato ad un deciso miglioramento dello stato patrimoniale dell’Italia (posizione netta sull’estero). Al 31/12/19 la nostra PNE era di -33,39 miliardi di euro, pari all’-1,87% del PIL italiano.

E’ una delle più solide al mondo. Sostanzialmente il resto del mondo ha ricevuto dall’Italia tanto capitale quanto le ha dato. Non esiste un problema di nostra dipendenza dal resto del mondo per l’approvigionamento di capitale. L’Italia non è mantenuta dal resto del mondo. E’ sostanzialmente autosufficiente.

Anche se l’Italia volesse dotarsi di una valuta propria quella sarebbe garantita da una situazione patrimoniale solida.

Come il corona virus cambi tutto ciò è da vedere.

According to IOM in 2019 people who were living in a country different from the one where they usually lived before were 272 million, i.e. 3.5% of the world population. 96.5% of the world population remained at home.